Identificazione individui adulti di Grandi Gabbiani osservabili in Italia
Identificazione individui adulti di Grandi Gabbiani osservabili in Italia

Identificazione individui adulti di Grandi Gabbiani osservabili in Italia

Considerata la complessità e l’ampia variabilità dei caratteri dei Laridi che ne rendono spesso difficoltosa la corretta determinazione, si cerca di venire incontro ai birder lettori di Torino Birdwatching con questo articolo.

Le specie analizzate dall’articolo saranno: Gabbiano reale, Gabbiano reale pontico, Gabbiano reale nordico, Zafferano, Mugnaiaccio.

Per rendere l’identificazione meno problematica e focalizzare tutti i potenziali caratteri a disposizione dell’osservatore, sono stati presi in considerazione solo gli individui adulti, escludendo le varianze fenologiche del periodo di muta.

Di ogni specie saranno riportati i principali caratteri e create le chiavi identificative, basate sia sulla determinazione del piumaggio sia sui particolari dell’ala, spesso fondamentali per giungere alla corretta collocazione dell’individuo.

Siccome i caratteri riportati presentano tutti una certa variabilità, al fine di una corretta identificazione, dovranno essere presi TUTTI in considerazione e dovranno inoltre coesistere nello stesso individuo oggetto dell’osservazione.


GABBIANO REALE (Larus michahellis)

E’ la specie più abbondante e presente tutto l’anno.


Foto 1 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

– Mantello: grigio con tonalità intermedia;

– Testa: generalmente grande e squadrata con fronte alta, carattere variabile in quanto esistono Gabbiani reali con testa più piccola e rotonda generalmente associabili ad individui femminili. In inverno la testa può essere bianca o con leggere striature ma in ogni caso meno striata rispetto al Gabbiano reale nordico;

– Occhio: iride chiara ed anello periorbitale arancione scuro oppure rosso;


Foto 2 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

– Becco: generalmente massiccio di lunghezza e dimensioni variabili, con angolo gonidale pronunciato e porzione terminale della mascella che si interrompe e “cade” in maniera brusca, andando a formare un angolo quasi retto in punta e dando spesso l’idea di un becco uncinato. D’inverno può avere lievi tracce di colore nero;

– Zampe: mediamente lunghe e gialle, possono apparire di un giallo brillante o un giallo più spento, tinta pastello, soprattutto in inverno;


Foto 3 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

– Ala: Spot bianchi medio grandi sulle primarie e specchi bianchi (da qui in avanti denominati mirrors) di dimensioni variabili sulle due primarie più esterne (P9 e P10); presenza di nero fino alla primaria P5 (talvolta si riscontra uno piccolo spot nero anche su P4). Il mirror su P10, nella maggior parte degli individui, non arriva a toccare la punta essendone separato da una netta area nera; tuttavia s’incontrano facilmente individui con punta della P10 interamente bianca (Foto 3). Il mirror su P9 può anche essere assente in alcuni individui. La quantità di nero sulla punta dell’ala è elevata. Nelle successive tre fotografie si può notare la variabilità del pattern dell’ala del Gabbiano reale.


Foto 4 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

Foto 5 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

Foto 6 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

La primaria più esterna (P10) può avere mirror separato dalla punta dell’ala (Foto 4 e Foto 6) o questo mirror può ricoprire interamente la punta dell’ala (Foto 5). Il nero è quasi sempre presente fino alla P5 anche se, nell’individuo della Foto 5, un po’ di nero compare anche su P4. Nell’individuo della Foto 6 si nota l’assenza del mirror bianco su P9.


GABBIANO REALE PONTICO (Larus cachinnans)

Specie molto meno comune, con pochi individui osservabili in Piemonte principalmente nei mesi invernali. In queste prime tre foto, si possono ben apprezzare le differenze rispetto al Gabbiano reale, nella forma del becco, della testa, del colore dell’iride e delle zampe (dal grigio giallastro al carnicino).


Foto 1 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

– Struttura da posato: massiccia ma più slanciata del Gabbiano reale, con proiezione alare mediamente lunga; presenta spesso una postura più obliqua rispetto al Gabbiano reale, con petto molto sporgente e una struttura più allungata;

– Mantello: grigio di una tonalità più chiara rispetto a quella del Gabbiano reale;

– Testa: Caratteristica la forma a “pera”, più rotonda con fronte sfuggente e lineamenti più dolci rispetto al Gabbiano reale. In inverno la testa non è striata ma, al limite, sono presenti leggere striature sulla nuca;


Foto 2 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

– Occhio: Piccolo nelle dimensioni, con l’idea di essere quasi isolato nel mezzo della testa. Iride generalmente scura o comunque più scura del Gabbiano reale.

– Becco: Generalmente lungo e mediamente massiccio ma con ampia variabilità; angolo gonidale poco pronunciato (solo in alcuni maschi adulti può essere pronunciato come nel Gabbiano reale), mandibola e mascella spesso parallele con la parte terminale della mascella che non si interrompe bruscamente ma scende più dolce e obliqua, costituendo un angolo acuto che da l’idea di un becco più appuntito, a “punta di matita”. D’inverno può avere lievi tracce nere;

– Zampe: piuttosto lunghe e di colore grigio/giallastro, a volte tendente al carnicino.


Foto 3 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

– Ala: Spot bianchi medio grandi sulle primarie; presenza di mirror bianchi, di dimensioni variabili, sulle due primarie più esterne (P9 e P10) e presenza di nero fino alla P5 e talvolta P4. Il mirror su P10, nella maggior parte degli individui, arriva a toccare la punta apparendo così interamente bianca. Alcuni individui presentano una barra nera molto sottile e poco marcata, che va ad interrompere la continuità del bianco sulla punta di P10. Il mirror su P9 è sempre presente. La quantità di nero presente sulla punta dell’ala è generalmente inferiore a quella del Gabbiano reale e presenta spesso delle “lingue” grigie che si insinuano nel nero delle primarie.

Nella sottostante Foto 4, si apprezza bene il pattern dell’ala e delle primarie con P10 che presenta un mirror bianco che ne ricopre la punta e la serie di lingue grigie che si insinuano nel nero delle primarie. La banda nera netta arriva fino a P5, anche se spesso un accenno di nero si può trovare su P4 e talvolta P3. Nella Foto 5 invece P10 presenta una barra nera appena accennata che ne interrompe il bianco.


Foto 4 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

Foto 5 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

Un ulteriore carattere identificativo per il Gabbiano reale pontico è evidenziato nelle fotografie sottostanti, ove si nota la presenza di una lingua grigia, di lunghezza variabile, lungo la metà interna di P10, che termina in maniera quasi perfettamente rettangolare. In tutti gli altri Gabbiani essa è generalmente molto corta oppure appena accennata e termina in diagonale o con una leggera curvatura.


Foto 6 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

Foto 7 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

GABBIANO REALE NORDICO (Larus argentatus)

E’ il “cugino” del Gabbiano reale, proveniente dal Nord Europa. In Piemonte è decisamente meno comune sia del Gabbiano reale sia del Gabbiano reale pontico; i rari individui osservabili si incontrano principalmente nei mesi invernali.


Foto 1 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

– Struttura da posato: più compatta e “panciuta” del Gabbiano reale e del pontico, con proiezione alare corta;

– Mantello: le porzioni grigie hanno una tonalità più chiara rispetto al Gabbiano reale, paragonabile però al mantello del pontico;

– Testa: generalmente grande e squadrata con fronte alta, carattere variabile in quanto esistono Gabbiani reali nordici con testa più piccola e rotonda generalmente associabili ad individui femminili. In inverno la colorazione può variare dal bianco al pesantemente striato che scendono facilmente fino ai lati del collo;


Foto 2 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

– Occhio: iride molto chiara e anello periorbitale chiaro di colore arancione/giallastro;

– Becco: mediamente massiccio ma di lunghezza e dimensioni variabili, con angolo gonidale meno pronunciato rispetto al Gabbiano reale e con la parte terminale della mascella che “cade” meno bruscamente in punta rispetto al Gabbiano reale. Può essere considerato una via di mezzo tra il becco del Gabbiano reale e quello del pontico. D’inverno può contenere lievi tracce di nero;


Foto 3 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

– Zampe: piuttosto corte tinta carne;

– Ala: Spot bianchi sulle primarie piuttosto grossi e presenza di mirror bianchi, di dimensioni variabili, sulle primarie più esterne (P9 e P10); presenza di nero fino alla P6, raramente su P5. Nella maggior parte degli individui, il mirror su P10 arriva a toccare la punta della primaria che appare bianca o con una lieve discontinuità. Solo pochissimi individui mostrano una netta banda nera che separa la punta bianca dal mirror come sul Gabbiano reale. Il mirror su P9 in alcuni individui può essere assente. La quantità di nero sulla punta dell’ala è inferiore al Gabbiano reale.


Foto 4 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

In questa serie di foto, si può notare la struttura più compatta del Gabbiano reale, le zampe più corte e rosa, il mantello di un grigio più chiaro, il becco meno massiccio, l’iride chiara con anello periorbitale molto chiaro (arancione chiaro) e le striature sulla testa presenti in alcuni individui.

In volo si può osservare la presenza di una banda nera completa solo fino a P6, mentre P5 risulta spesso priva di tracce di nero o solo con un leggero accenno. Non è comunque mai una banda nera larga e netta come quella del Gabbiano reale pontico e del Gabbiano reale.


Foto 5 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

Foto 6 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

ZAFFERANO (Larus fuscus):

Letteralmente, secondo la nomenclatura scientifica, il “Gabbiano scuro”. Questa specie si osserva in Piemonte principalmente nei mesi invernali ma è possibile avvistare alcuni individui anche in altri periodi. E’ decisamente meno abbondante del Gabbiano reale ma si osservano un maggior numero d’individui rispetto, per esempio, al Gabbiano reale pontico.


Foto 1 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

Nelle foto seguenti possiamo notare la variazione della tonalità di grigio negli adulti di Zafferano. Anche l’individuo più chiaro rimane comunque decisamente più scuro di un Gabbiano reale.

– Struttura da posato: meno massiccia del Gabbiano reale, appare leggermente più piccolo con lineamenti più delicati e proiezione alare mediamente lunga;

– Mantello: possiede tonalità variabili dal grigio scuro al nero tenendo conto che la tonalità del grigio è comunque decisamente più scura rispetto al Gabbiano reale;


Foto 2 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

– Testa: con fronte alta, generalmente più piccola e rotonda dei Gabbiani reali. In inverno la testa può essere striata;

– Occhio: iride chiara ed anello periorbitale rossastro;

– Becco: rispetto al Gabbiano reale è mediamente meno massiccio seppur di lunghezza variabile, meno alto alla base, più sottile e delicato, con angolo gonidale meno pronunciato (carattere variabile). D’inverno può avere lievi tracce di nero;


Foto 3 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

– Zampe: gialle di lunghezza media;

– Ala: Spot bianchi di media dimensione sulle primarie; presenza di mirror bianchi di dimensioni variabili sulle due primarie più esterne (P9 e P10); presenza di nero fino alla P5 o anche P4. Il mirror su P10 è variabile e la punta può apparire completamente bianca o mostrare una banda nera netta che separa la punta bianca dal mirror. Il mirror su P9, in alcuni individui, può essere assente. La quantità di nero sulla punta dell’ala è simile a quella del Gabbiano reale.


Foto 4 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

In queste due foto di Zafferano in volo, possiamo notare la variabilità nel pattern delle primarie. Nell’individuo di Foto 5 si notano due mirrors bianchi sulle primarie più esterne. La P10 presenta una punta tutta bianca e la P9 uno spot bianco separato dalla punta da un’area nera. Nell’individuo della Foto 6, il mirror su P10 non ricopre interamente la punta ma ne è separato da una banda nera; il mirror su P9 non è presente. In entrambi gli individui, è presente del nero fino alla P4, caratteristica abbastanza comune nello Zafferano.


Foto 5 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

Foto 6 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

MUGNAIACCIO (Larus marinus):

Specie decisamente rara e irregolare, proveniente dal Nord Europa e osservabile in Piemonte esclusivamente in inverno, in particolare, durante gli inverni più freddi.

In questa prima serie di foto, si nota la struttura molto massiccia e compatta, l’iride scura, il becco grosso e massiccio, i grossi spot bianchi sulle primarie e la proiezione alare corta. Notare anche le zampe rosa/grigiastre, al contrario dello Zafferano adulto che le ha sempre gialle.


Foto 1 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

– Struttura da posato: molto massiccia, compatta e con proiezione alare mediamente corta. Dimensioni palesemente maggiori rispetto al Gabbiano reale anche se alcuni individui possono mostrare dimensioni simili;

– Mantello: nerastro;

– Testa: più grande e rotonda dei Gabbiani reali, con fronte abbastanza sfuggente. In inverno la testa rimane bianca;


Foto 2 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

– Occhio: con iride scura e anello periorbitale rossastro;

– Becco: molto più massiccio del Gabbiano reale, solo in pochi individui si osserva un becco più sottile, con angolo gonidale piuttosto pronunciato anche se di carattere variabile. D’inverno può contenere lievi tracce di nero;

– Zampe: generalmente lunghe e carnicine;


Foto 3 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

– Ala: Spot bianchi sulle primarie di grandi dimensioni; presenza di mirrors bianchi sulle due primarie più esterne (P9 e P10) e presenza di nero in punta fino alla P6. Il mirror su P10 è spesso molto grande arrivando a coprire anche la punta. Anche il mirror su P9 appare grande ed è separato dalla punta bianca della primaria da una lieve discontinuità o da una sottile banda nera. La quantità di nero presente sulla punta dell’ala è inferiore a quella degli altri gabbiani.

Nelle seguenti due foto ad ali aperte, possiamo notare il pattern delle primarie, con due grandi specchi bianchi su P10 e P9, con banda nera netta solo fino a P6 e con P5 che può anche presentare un accenno di nero ma mai una netta banda nera; questa caratteristica lo rende molto simile al Gabbiano reale nordico.  L’individuo nella Foto 5 presenta inoltre due lingue grigie su P8 e P7 che mostrano entrambe una punta bianca.


Foto 4 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)

Foto 5 (Credits: http://www.gull-research.org/ by M.MUUSSE)