Centro Recupero Avifauna Selvatica di Avigliana
Centro Recupero Avifauna Selvatica di Avigliana

Centro Recupero Avifauna Selvatica di Avigliana


Alcuni dei locali di riabilitazione e degenza degli esemplari

Il Centro di Recupero Avifauna Selvatica (in seguito CRAS) di Avigliana fa parte del network che provvede al soccorso, cura e riabilitazione dell’avifauna selvatica in convenzione con la Città Metropolitana di Torino.

Nello specifico il CRAS rappresenta l’ultimo anello della catena con il fondamentale compito di riabilitare alla vita selvatica il soggetto giunto ferito al Centro Animali Non Convenzionali (in seguito CANC) presso la Facoltà di Veterinaria a Grugliasco e lì curato, prima di esser inanellato e restituito alla libertà.

Il CRAS di Avigliana ha avviato la propria attività nel 2011 ed oltre ai suddetti compiti si occupa di organizzare incontri di sensibilizzazione pubblica, informativi e didattici sui temi legati all’avifauna selvatica.

 
I locali di servizio

Le attività del CRAS sono state affidate al personale dell’Ente Parco Alpi Cozie ed alla Cooperativa 3Valli nella veste di Laura Grandin; dal 2005 collabora inoltre in qualità di veterinario ornitologo il Dott. Roberto Macario per garantire la corretta interfaccia con il personale sanitario dell’Università

E’ bene sottolineare che il CRAS non si occupa dell’accettazione di animali in difficoltà che devono essere unicamente consegnati presso il CANC di Grugliasco in Via Leonardo da Vinci 44, 10095 Grugliasco (TO) i cui riferimenti sono: tel. 011/6709053 Orari al pubblico 8,30 – 19,00. Esiste una reperibilità 24h su 24 al numero 366.6867428.


Uno dei due tunnel predisposti per le ultime fasi di rieducazione

Al momento attuale, oltre ad un piccolo edificio ove è attrezzato un ambulatorio, il CRAS di Avigliana è strutturato con 2 tunnel di circa 25 metri dedicati agli individui in fase pre-rilascio che necessitano di effettuare il recupero della forza muscolare necessaria al volo e circa 10 gabbie, miste tra strutture metalliche con base a terra, reti anti-intrusione con passo breve, isolate ed allestite con legno in decomposizione, fondo humico, ramaglie e altro materiale e gabbie più ampie per le fasi intermedie atte ad accogliere gli esemplari nelle diverse fasi riabilitative.

E’ in studio per il prossimo futuro, con il personale veterinario del CANC, l’ottimizzazione ed il perfezionamento delle fasi di fisioterapia degli individui ospitati al fine di migliorare ulteriormente il rapporto tra giorni di degenza e forma fisica dell’esemplare prima del rilascio in natura.


Attività rieducativa su un esemplare di Allocco

Dal 2011 sono transitati presso il CRAS di Avigliana circa 400 esemplari all’anno di uccelli di diverse specie, anche di pregio, tra le quali: allocco, assiolo, civetta, gufo comune, falco pecchiaiolo, biancone, falco lodolaio, aquila minore (derivata da un sequestro giudiziario), gheppio, poiana, sparviere, astore.

Poi ancora picchio rosso maggiore, picchio verde, balestruccio, ballerina bianca, codirosso, codirosso spazzacamino, passero, pettirosso, pigliamosche, merlo, storno, martin pescatore, airone guardabuoi, airone cenerino, cormorano, beccaccia, gabbiano comune e gabbiano reale, cuculo, quaglia, succiacapre e fagiano.