Nuova minaccia per la garzaia di Volpiano
Nuova minaccia per la garzaia di Volpiano

Nuova minaccia per la garzaia di Volpiano

Avevamo denunciato nel 2016, la distruzione da parte della SMAT, la società che gestisce l’acquedotto di Torino, della garzaia di Airone cenerino (Ardea cinerea), Airone guardabuoi (Bulbucus ibis), Nitticora (Nycticorax nycticorax) e Garzetta (Egretta garzetta) a Volpiano.

Nonostante le promesse, la SMAT non ha ancora adottato a distanza di 8 anni (!) misure compensative di ripristino dell’area di impianto boschivo dove nidificavano e gli aironi sono stati costretti a spostarsi altrove.

Quell’”altrove” non è un luogo molto distante: hanno occupato alcune aree marginali boschive a circa 200 metri di distanza dal primo sito fuori dalla recinzione dell’acquedotto.

La storia non si ferma al 2016 però!

Il 22 marzo 2024 qualcuno ha pensato proprio di tagliare gli alberi su cui gli Aironi guardabuoi avevano fatto il nido assieme agli Aironi cenerini. E’ partita una segnalazione con documentazione fotografica ai Carabinieri Forestali con diffusione pubblica tramite La Repubblica.

 

 

 

 

 

 

 

Come è noto, l’applicazione della Direttiva Uccelli 409/79 CEE stabilisce il divieto di distruggere o danneggiare i nidi intenzionalmente e disturbare la fauna selvatica durante il periodo della riproduzione. Questa direttiva europea è stata recepita dall’Italia tramite la legge 157/1994 e la distruzione dei nidi è sanzionabile in base all’articolo 635 del C.P..

E’ veramente singolare e scandaloso che in Piemonte. non ci siano leggi sufficientemente severe e misure di conservazione per tutelare le garzaie, “i condomini degli aironi”.

Le leggi regionali prevedono che si possa procedere al taglio degli alberi in periodi specifici stagionali (normalmente fino al 15 aprile) previa autorizzazione da parte della forestale. In presenza di nidi attivi non è assolutamente consentito.

E’ evidente che chi ha abbattuto gli alberi, ammesso e non concesso -le indagini sono in corso- che avesse richiesto l’autorizzazione al taglio, è entrato con un trattore nella garzaia mentre gli Uccelli nidificavano, ha usato una motosega e abbattuto una ventina di robinie, lasciando solo le ramaglie: un lavoro certamente notevole che avrà allontanato gli aironi dai nidi esponendo le uova al raffreddamento e alla predazione.

 

E’ tutto corretto e a norma di legge? A noi pare di no!