Nell’estate del 2017 ci siamo recati in Spagna. Il viaggio, compiuto dal 23 luglio al 6 agosto è stato, come nostra consuetudine, “itinerante”. Siamo partiti in automobile da Torino alla volta di Cadice ove siamo giunti con un viaggio di 5.636 km e varie tappe. Il viaggio non era purtroppo dedicato e strutturato per il birdwatching tuttavia, l’aver visitato una così grande varietà di Regioni diverse, mi ha permesso di collezionare molti avvistamenti interessanti: le specie avvistate in totale sono state ben 145! Personalmente lo ritengo un risultato pazzesco considerando oltretutto che molte specie comuni sono state mancate. Queste considerazioni ritengo costituiscano ulteriore riprova della incredibile varietà ed abbondanza di specie ornitiche presenti in Spagna.
Per organizzare le fugaci “digressioni ornitologiche”, mi sono basato sulle guide “Where to watch birds in Southern and Western Spain” e “Where to watch birds in Northern and Eastern Spain”; guide molto ben strutturate ma necessitanti, in alcuni casi di una revisione. Per completezza d’informazione segnalo che proprio quest’anno [2018] è stata pubblicata una nuova edizione della seconda guida citata.
Di seguito segnalo i luoghi ornitologicamente più interessanti visitati lungo il viaggio.
Parco Ecologico Plaiaundi
Interessante zona umida, attrezzata con alcuni capanni, situata in una ex zona industriale e a ridosso dell’aeroporto di Irun sul golfo di Biscaglia. Rappresenta un luogo molto importante per le specie migratorie e nel corso della mia breve visita ho constatato soprattutto l’abbondanza di limicoli, mentre per quanto riguarda i passeriformi erano praticamente invisibili e silenti, probabilmente anche a causa della pioggia.
Città di Leòn
Località che cito in quanto ho scoperto, sia in loco sia sulla guida, che si tratta praticamente dell’unico luogo in Spagna dove nidifica il Corvo comune: una popolazione stabilitasi da alcuni anni che vive soprattutto nelle periferie alberate della città.
Villafafila
Di questa bellissima zona poco più a sud di Leòn mi limito a segnalare che è il luogo con la maggiore concentrazione di Otarde della Spagna; questa ragione mi ha permesso di contattarle ed osservarle bene, nonostante il mio pessimismo, dettato dal mese di visita e soprattutto dall’orario pomeridiano del nostro arrivo, mi facesse temere di non poterne incontrare. Notevole anche la presenza di rapaci, tra cui molte stupende Albanelle minori. Presenti e contattati in buon numero anche i passeriformi nonostante, come già riferito, l’orario non favorevole della nostra visita.
Parco di Somiedo
Parco molto esteso sulla Cordigliera Cantabrica al confine tra Asturie e Castilla y Leòn. Abbiamo affrontato una delle gite più classiche, quella fino al Lago del Valle. Si tratta di luoghi molto belli ma a cui parecchie località delle nostre Alpi non hanno nulla da invidiare. La zona si è inaspettatamente rivelata ottima per il Luì piccolo iberico, uditi ed avvistati, anche in posizioni ravvicinate, in gran numero. Per il resto ho contattato normali specie montane, come due Camosci dei Pirenei, fatta eccezione per un Capovaccaio confuso in mezzo ai Grifoni.
Città di Merida
Situata nel sud dell’Estremadura, è una città ricca di monumenti romani molto interessante anche dal punto di vista ornitologico in quanto sul fiume Guadiana sono presenti numerose isolette con enormi garzaie. Spettacolare durante il crepuscolo osservare dal bellissimo ponte romano le centinaia di Aironi guardabuoi, Garzette, Nitticore ed Aironi cenerini che ritornano ai dormitori. Anche le sponde sono interessanti, con canneti e aree verdi in cui ho potuto osservare, fra le altre cose, un meraviglioso Pollo sultano e i naturalizzati Astrildi di Sant’Elena.
Embalse di Cornalvo
Bacino artificiale a pochissimi km da Merida creato ai tempi dei romani e circondato da una dehesa molto interessante. In piena estate, essendo una delle poche zone umide della zona, diventa un’attrattiva irresistibile per limicoli e altre specie acquatiche. Tra tutte le specie contattabili in questa zona sono numerosi gli Avvoltoi monaci e, nella macchia, passeriformi tra cui la Bigia grossa. Mentre arrivavamo nei pressi di quest’area naturale con l’auto segnalo l’avvistamento anche di un Nibbio bianco.
Città di Siviglia
Due Grillai erano ancora presenti sulla Giralda della Cattedrale. Il Parco di Maria Luisa, presso Piaza de Espana, ha probabilmente più pappagalli della foresta amazzonica (Parrocchetti dal collare) che tra l’altro hanno messo in grave crisi la popolazione di Nottole giganti che trovava rifugio nel Parco.
Laguna di Diego Puerta
Questo piccolo bacino artificiale pochi km a sud di Siviglia è un posto piuttosto abbandonato a sé stesso ed abbastanza sporco; l’area avrebbe grandi potenzialità poiché, già in queste condizioni, sostiene una abbondante popolazione di Canapino pallido occidentale. Nonostante la guida riportasse la facilità d’incontro dell’Usignolo d’Africa negli uliveti e vigneti circostanti, purtroppo è necessario segnalare una recente diminuzione della popolazione a causa dei cambiamenti delle coltivazioni circostanti; probabilmente per questa ragione, anche se si è trattata di una visita molto breve, in effetti ne ho contattato un solo esemplare.
Brazo del Este
Si tratta della località di gran lunga più bella tra tutte le località visitate. La zona è situata sulla riva orientale del Guadalquivir dove, con un ramo secondario particolarmente tortuoso, scorre formando spettacolari zone umide in mezzo alle risaie. Particolare interesse lo si ha soprattutto nel periodo estivo quando il Coto Donana è completamente prosciugato, mentre qui c’è acqua in abbondanza. Sebbene nel periodo della visita il riso fosse già molto alto, impedendo quasi totalmente gli avvistamenti nelle risaie vere e proprie, sono state sufficienti le zone naturali per soddisfare la voglia di osservazione: basti pensare che le specie più numerose in queste aree, presenti in centinaia di esemplari, sono il Mignattaio e il Mignattino piombato oltre ad ardeidi, limicoli come le Pernici di mare, passeriformi come le Cutrettole e una coppia di Vescovi dorati (naturalizzati nell’area). Un posto assolutamente da visitare!
ATTENZIONE: sulla guida è indicato un punto ove dovrebbe essere presente un mini-traghetto che permetterebbe di trasbordare l’auto sull’opposta sponda del fiume, che presenta a sua volta zone molto interessanti (ad esempio Isla Mayor). Questo consentirebbe di risparmiare molto tempo, visto che a sud di Siviglia non esistono ponti sopra il Guadalquivir! Purtroppo abbiamo avuto conferma che si tratta di un vero e proprio errore della guida, in quanto tale servizio non esiste più da almeno vent’anni mentre la pubblicazione del libro è molto più recente. Gli unici modi per visitare le due sponde del Guadalquivir sono pertanto quello di ritornare fino a Siviglia e ridiscendere il corso sulla sponda opposta oppure attraversare il fiume su un altro traghetto che si trova di fronte a Coria del Rio, località comunque piuttosto a settentrione e pertanto analogamente distante.
Coto Donana
Località conosciutissima assolutamente da NON visitare in agosto. Quasi tutte le marismas erano in asciutta o in procinto di esserlo; le uniche zone veramente interessanti (che non abbiamo potuto raggiungere per mancanza di tempo) sono quelle attorno al Rio Guadiamar. Noi abbiamo fatto un breve giro attorno a El Rocio e al Centro La Rocina, molto buona la presenza di Spatole ma, per le restanti specie, poco di interessante.
Città di Cadice
La zona nei dintorni della città dev’essere spettacolare, noi ci siamo limitati a visitare la città “turistica”, dove probabilmente ho compiuto l’avvistamento più interessante. Percorrendo la minuscola penisola che si protende sull’oceano e su cui sorge il Castillo de San Sebastian, oltre a vedere una bella quantità di limicoli, ho avuto la grande fortuna di vedere 3 Sterne “a becco giallo” che, grazie all’aiuto di molti esperti, ho potuto identificare come appartenere a due differenti specie, 1 Sterna di Ruppell e 2 Sterne eleganti! Due specie regolari in Spagna ma comunque molto rare.
La checklist completa del viaggio è disponibile nel pdf allegato.