I caratteristici campi di lavanda della Provenza
Ecco un’altra buona ragione per apprezzare la Provenza.
Siamo nell’alta Provenza ma si scorgono ancora i caratteristici campi di lavanda che in questa stagione possono solo promettere le tinte pastello delle coltivazioni e lasciarci sognare di poter tornare anche nella stagione in cui si coloreranno e l’aria si riempirà di profumo. Strappano un sorriso ma sono solo uno tra i tanti paesaggi mutevoli che emergono dal verde costante, come piccole montagne dai dirupi scoscesi, distese di boschi, macchia mediterranea o le caratteristiche formazioni rocciose più variegate, striate, colorate o nere, che dimostrano l’intenso passato geologico che ha plasmato queste montagne.
Gli splendidi panorami di questo angolo di Provenza la regione di Les Baronnies
Le pareti rocciose sopra Remuzat
Siamo nella regione di Les Baronnies, in un paesaggio sperduto ma molto bello, intervallato da piccoli paesini ove le strade scorrono ordinate, incredibilmente in buono stato, lungo prati verdi, adagiati sotto un’alta falesia a strapiombo.
Quando si arriva nell’ennesimo paesino con le case di pietra che si fonde nel paesaggio, l’aggettivo più adatto che ispira il luogo è tranquillità. Sembra sospeso in un’atmosfera di serena vacanza lungo il suo piccolo corso d’acqua, che incrocia l’Eygues dove vivono anche i castori. Questo è Remuzat.
La maison des vautours di Remuzat
Lo stile francese della piazza centrale, il bar/ristorante, i platani con cinguettii di Cardellini, Verzellini, Cinciallegre e l’edificio che ospita “La maison des vautours”, inequivocabile, dove si possono chiedere informazioni, prenotare escursioni guidate, vedere filmati.
Arrivare sin qui significa voler osservare soprattutto i grandi avvoltoi che hanno ricolonizzato l’area ed ora nidificano con successo e, si direbbe, ben volentieri!
Animali maestosi, contemporaneamente brutti e belli. Il loro aspetto da avvoltoio si perde nelle nostre memorie di fumetti o cartoni animati dove presagiscono sempre qualcosa di funesto e sono talvolta angoscianti e demonizzanti… ma la sensazione svanisce e diventa stupore e meraviglia quando li si vede sospesi nell’aria, con il loro lento volteggiare ed i battiti maestosi delle ali enormi. Allora diventano bellissimi. Tranquilli… anche loro sembrano muoversi con ritmo lento e sereno.
Il maestoso volo degli avvoltoi
Talvolta ci passano vicini, abbastanza tolleranti della presenza di quegli esserucci ignobili che camminano, permettendoci di sentire il sottile rumore dell’aria attraverso le loro penne facendoci sognare di poter volare insieme a loro.
In cima alla falesia, fulcro principale dove osservare gli avvoltoi sopra e sotto di noi, una vegetazione secca e mediterranea ospita decine di specie interessanti, tra gli arbusti interrotti da tratti di prati incolti e più radi alberi. Non mancano nemmeno interessanti farfalle e orchidee.
Il maestoso volo degli avvoltoi
Nel nostro breve soggiorno gli avvoltoi si faranno vedere tutti. I Grifoni sono numerosissimi, più rare le altre specie ma facilmente avvistabili: Avvoltoio monaco (6-7), Gipeto (2) e Capovaccaio (1 adulto).
Un fatto stupefacente è vedere l’incredibile numero di Grifoni nel momento del raduno nel roost serale e, successivamente come si disperdono di giorno quando partono e vanno… dove? Sembrano smaterializzarsi.
Naturalmente anche altri rapaci volteggiano: Aquile reali, Bianconi, Nibbi bruni, Poiane, Gheppi.
A Remuzat è possibile anche scoprire piccoli gioielli
Tra i piccoli passeriformi: Sterpazzolina (tante), Tottavilla, Calandro, Zigolo nero, Passero solitario e tra i rapaci notturni invece alcuni Assioli ci hanno allietato le serate, nonché un Allocco e, seppur non visto, è presente il Gufo reale.
Una gita “fuori porta” nella zona verso la confluenza della Durance e del Verdon, oltre la città di Manosque, ha fruttato l’avvistamento di una rara Gallina prataiola, Occhioni, una coppia di Albanelle minori, Calandro, Strillozzi, Allodole, una dozzina di Nibbi bruni, decine di uccelli in migrazione quali Stiaccini, Culbianchi, Cutrettole, …
Il bellissimo Podalirio
Certo la stagione non era ancora al meglio e le condizioni meteorologiche non sono state favorevoli ma ci siamo portati a casa comunque un ricordo indimenticabile e la nostalgia di questi grandi veleggiatori.