Lo stato del bacino più grande nel marzo 2012 (foto L.Ruggieri)
I Laghi della Falchera sono da oltre quarant’anni simbolo di un degrado della periferia di Torino che non ha trovato ancora una soluzione. L’area si colloca proprio a ridosso della grande viabilità torinese, lambita da due autostrade e oggetto del grande progetto del passante ferroviario. Un’area strategica e oggetto di molti appetiti.
Il Comune di Torino ha promesso di bonificare l’area nel 2013 e esiste già un progetto di riqualificazione nell’ambito del
PRUSST – Programmi di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio 2010, ma la situazione tende a peggiorare sempre di più. http://www.prusst2010plan.it/ambito%20laghetti%20falchera.htm
Il bacino più grande con l’abbassamento del livello delle acque che mette a nudo le rive. (foto L.Ruggieri)
Stretti tra serie di orti abusivi e baracche che ora ospitano anche dei "senza fissa dimora", strangolati dall’immondizia e ogni genere di rifiuto inerte, dai lavandini ai pneumatici, i laghi ora rischiano di essere completamente prosciugati non solo dall’abbassamento della falda ma anche da illegittime captazioni idriche.
Le sponde sono inoltre frequentate da pescatori abusivi che si ostinano a pescare in acque sospette e a mangiarsi il pescato abbattendo alberi per costituire improvvisati falò e barbecue in loco. Nonostante il degrado, in questi anni i Laghi costituiscono una notevole attrattiva per l’avifauna, soprattutto migratrice. Anche gli Odonati (Libellule) sono ben rappresentati. Ci si chiede cosa potrebbero essere o diventare dal punto di vista naturalistico, se fossero almeno in parte tutelati.
Discarica presso la scarpata del bacino più grande (foto L.Ruggieri)
Tra i visitatori più particolari, ai Laghi della Falchera sono stati osservati (dati di Torino_birdwatching):
– Aquila minore specie rara, osservata il 7/4/2010 (P.Papini)
– Tarabuso frequentatore invernale, specie rara in Provincia
– Tarabusino specie rara, osservata in migrazione primaverile
– Sgarza ciuffetto migratrice primaverile, 1 ind. osservato nell’inverno 2006
– Schiribilla specie rara in Provincia, osservata in migrazione primaverile
– Gabbianello visitatore raro in Provincia, 1 ind il 4/4/2010 (P.Papini)
– Gufo di palude migratore raro, 1 ind il 13/11/2010 (G. Assandri)
– Smeriglio visitatore invernale
– Usignolo di fiume probabile nidificante, in una delle poche stazioni in Provincia
– Cannareccione probabile nidificante
Ecco l’area dal satellite nel 2008 (GoogleMaps). Attualmente la vegetazione dell’invaso settentrionale è quasi scomparsa, l’istmo è una spianata di terra e gli stagni meridionali sono completamente secchi
Vi nidificano lo Svasso maggiore, la Folaga, il Germano reale, probabilmente il Tuffetto.
Le libellule osservate: Anax imperator, Anax parthenope, Gomphus vulgatissimus, Orthetrum cancellatum
Calopteryx splendens, Platycnemis pennipes, Enallagma cyathigerum, Crocothemis erythraea (dati D.Shaw)