Era il 1988 quando Marisa Suino, l’allora presidente della 6a circoscrizione di Torino, scriveva nell’introduzione sulla “Guida alla Natura del territorio” (a cura della Lipu di Torino): “Finalmente il parco della confluenza è realizzato!”. Nel 1990 l’area divenne Riserva Naturale Speciale della Regione Piemonte. Il progetto di navigabilità del Po, nell’anno 2012, vuole stravolgere completamente questo lembo di Natura a Torino!
Breve storia dell’invaso della diga del Pascolo
Nel settembre del 1991 veniva organizzato il convegno “Le sponde della Stura e l’area della confluenza di Stura e Dora nel Po” dove si esponevano le motivazioni all’opposizione al Nuovo Piano Regolatore della Giunta Zanone che prevedeva la realizzazione di 89.400 metri cubi di insediamenti residenziali a ridosso dell’area.
Il progetto fu fortunatamente accantonato, grazie soprattutto all’impegno della LIPU, della LAC, del GPSO e di alcune associazioni minori nate dall’ entusiasmo di singoli (primo fra tutti il compianto Piero Morini con l’associazione “Il tuo parco”) che riuscirono a coinvolgere costruttivamente personaggi sensibili e preparati delle varie amministrazioni.
Finalmente l’area del Meisino e della Confluenza fu inserita tra le ZPS (Zona a Protezione Speciale) nel programma RETE NATURA 2000 della Comunità Europea e con la Direttiva 79/409/CEE (aggiornata a febbraio 2007) ne fu ribadita l’importanza.
L’Assessorato ai Beni Culturali ed Ambientali della Regione Piemonte con la Legge Regionale 28/90 inserì il sito nel sistema delle Aree Protette della fascia fluviale del Po e decretò la nascita della Riserva Naturale Speciale del Meisino e dell’Isolone Bertolla.
Moriglione (Foto: P.Marotto)
Nell’area nidificano decine di coppie di germano reale, folaga, gallinella d’acqua e svasso maggiore, i canneti superstiti offrono ambiente idoneo alla riproduzione del tarabusino (SPEC3), dell’anatra mandarina, della cannaiola e del cannareccione, solo per citarne alcuni, ed allo svernamento del tarabuso (SPEC3 – in pericolo), porciglione e molti passeriformi. Sterne, mignattini, topini, balestrucci, rondini, rondoni e martin pescatori frequentano regolarmente il fiume. La garzaia posta sull’Isolone Bertolla ospita dal 1986 una colonia di aironi cenerini con circa 100 nidi. Torino è l’unica grande città europea, insieme ad Amsterdam, a poter vantare l’esistenza di una garzaia all’interno dei propri confini.
Nel periodo invernale il sito è fondamentale per l’avifauna italiana: l’area della confluenza infatti è tra le più importanti e forse l’unica attualmente esistente in tutto il Piemonte per lo svernamento di migliaia di anatre tuffatrici, soprattutto moriglioni (SPEC4 – vulnerabile) e morette (SPEC3 – in pericolo critico).
Le anatre iniziano ad arrivare già a "fine settembre – primi di ottobre" ma i massimi numerici si raggiungono nei mesi di gennaio e febbraio.
L’area è monitorata costantemente da studiosi ed appassionati sin dai primi anni ottanta e le specie censite sono più di 165. Il sito, inserito nel programma IWC (International Waterbird Census) coordinato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – ISPRA riveste inoltre un’importanza qualitativa con presenze regolari di specie rare, minacciate (SPEC 1, 2 e 3) o di presenza accidentale nella nostra penisola: strolaghe, morette tabaccate, grigie e codone, pesciaiole, orchi e orchetti marini. Nell’inverno 2007/2008 una moretta dal collare (specie tipica del continente americano) ha svernato in questo tratto di fiume.
Per ulteriori approfondimenti:
• Isaia A., Dotti L. 1989- Avifauna del comune di Torino. Riv. Piem. St. Nat..
• Regione Piemonte 1993 – Assessorato beni culturali e ambientali, Pianificazione territoriale, Parchi , Enti Locali.
• Piano d’Area "Sistema regionale delle Aree Protette della fascia fluviale del Po".
• Regione Piemonte 1993 – Assessorato beni culturali e ambientali, Pianificazione territoriale, Parchi , Enti Locali. –
• Progetto territoriale operativo "Tutela e valorizzazione delle risorse ambientali del Po.
• S.Camanni, G.Tallone 1990 – Gli Aironi in città -Biologia , ecologia ed esperienze di conservazione .Lipu Torino
• P.Morini, A.Isaia, I.Ostellino 1985 – La confluenza del Po con la Stura di Lanzo: un’occasione da non perdere. Lipu Torino.
• Lipu Torino 1988 – Guida aal natura del territorio. Lipu Torino
• Città di Torino-VI Circoscrizione 1991 – Atti del convegno: Le sponde della Stura e l’area della confluenza di Stura e Dora nel Po.
• M.Cucco, L.Levi, G.Maffei, C.Pulcher1996 – Atlante degli uccelli di Piemonte e Valle d’Aosta in inverno. Museo Regionale di Scienze Naturali
• T.Mingozzi, G.Boano, C.Pulcher 1988 – Atlante degli uccelli nidificanti in Piemonte e Valle d’Aosta. Museo Regionale di Scienze Naturali.
• G.Aimassi, D.Reteuna 2007 – Uccelli nidificanti in Piemonte e Valle d’Aosta. Aggiornamento della distribuzione di 120 specie. Memorie dell’Associazione Naturalistica Piemontese.
• G.Assandri, I.Ellena, P.Marotto, G.Soldato 2008 -Check list degli uccelli della provincia di Torino aggiornata al dicembre 2006. Rivista piemontese di storia naturale 29,2008:323-354. Associazione Naturalistica Piemontese
• G.Maffei, C.Pulcher, A.Rolando, L.Carisio 2001 – L’avifauna della città di Torino: analisi ecologica e faunistica. Museo Regionale di Scienze Naturali.
• M.Lambertini et altri 1989 – IBA-ITALIA. Important bird areas in Europe. International Council for Bird Preservation Technical Publication No.9.
• G.Alessandria et altri – Resoconto ornitologico per la Regione Piemonte – Valle d’Aosta –Anni 1979-2006. Rivista Piemontese di Storia Naturale. Associazione Naturalistica Piemontese
• A.Gariboldi, A.Andreotti, G.Bogliani 2004 – La conservazione degli uccelli in Italia –Strategie e azioni. Alberto Perdisa edizioni
Risorse internet
Settore Parchi – zone_umide.pdf
Settore Parchi – schede_zps.pdf